Benvenuti nel mondo della bellezza

Amo collezionare creme e cremine, curiosare tra gli scaffali delle profumerie in cerca di novità, giocare con le matite e le palette di colori, fare massaggi rilassanti all'aroma di lavanda. Ma anche scrivere, cantare, andare in montagna, leggere. Complici tanti anni di esperienza giornalistica nel settore beauty&wellness ora è arrivato il momento di... ammaliare anche il web!
Lauretta

lunedì 9 giugno 2014

Solare da... bere

"Per avere successo, sii abbronzato, vai a vivere in un palazzo elegante (anche se abiti in cantina), fatti vedere nei ristoranti alla moda (anche se ti sorbisci una bibita) e, se chiedi un prestito, vacci giù pesante", A. Onassis


Basta creme, spray e intrugli da spalmarsi (e spalmare!) per godersi con tranquillità i raggi del sole e portare a casa la tasnto ambita tintarella! Ora il solare si beve come l'acqua: si chiama
Harmonized Water UV Neutralizer e promette una protezione 30 (quindi alta) contro i nocivi raggi Uva e Uvb.

Ma come funziona? 
Una volta ingerito il prodotto, le molecole liquide di cui è composto "vibrerebbero" sulla pelle, riuscendo a schermare il 97% delle radiazioni. L'azienda produttrice, la statunitense Osmosis Skincare, propone per la verità, un'intera linea di prodotti da bere per le più svariate esigenze: per facilitare la digestione, per affrontare menopausa, per chi ha problemini di insonnia, per i dolori mestruali o fortificare i capelli quindi il dubbio che sia un mero esercizio... commerciale, viene.


Costo e... posologia
La bibita solare è in vendita al prezzo di 30 dollari, per una bottiglia da 100 ml, ed è acquistabile online sul sito di Harmonized Water. Le dosi consigliate sono 2 ml ogni 4 ore, preferibilmente accompagnati da 2 ml d'acqua. Prima di spalmarsi sotto il sole, occorre aspettare un'ora perché il prodotto faccia effetto. La copertura dura quindi tre ore, dopo le quali è necessario assumere un'altra dose. Se si fa attività fisica, la protezione si limita a circa 40 minuti, scaduti i quali il consiglio è di usare una protezione alternativa tradizionale.
Il dottor Ben Johnson, che ha fondato l'azienda produttrice di quella che si pensa essere già una panacea, ha spiegato che il solare da bere ha una performance «nettamente migliore rispetto ai filtri solari chimici Uvb» per prevenire i danni causati dall'esposizione al sole.
Sarà vera gloria? Chissà...

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